02 settembre 2007



Series of blasts rock capital city; two killed, over 25 injured...

...An injured Nepal Army soldier who was also admitted at Bir Hospital was transferred to Birendra Army Hospital at Chhauni...

Due ore fa' Yam mi diceva che persone presenti gli avevano detto che un soldato era saltato in aria insieme all'ordigno che stava depositando a terra a una fermata d'autobus....Sarà stato in abiti civili, 'sto maledetto soldato...persone presenti l'avranno riconosciuto sotto i baffi...

Attenti comunque al Re...e alle Persone che qui lo rimpiangono....sono quelle che avevano ogni potere e rischiano di perderlo Parlavo con uno di loro, intorno a ferragosto...rimpiangeva i bei tempi ante-democrazia...allora sì che si lavorava bene...Attenti ai generali.

Attenti anche ai maoisti...perchè mi sembrano divisi....anche se dicono di no...
Mi sa che Prachanda non è amato da tutti i suoi. Rischio faida continua a lotta finita.

Eppoi c'è il Terai....una gran bel pezzotto di Nepal a pezzi...Due settimane fa' son nate financo le "Tigri del Terai"...un movimento autonomista d'avanguardia....la benzina si annuncia in deciso aumento (in Valle è difficile trovarla)...Il Gas salirà da 900 a 1200 rupie a bombola....da 10 a 13 euro e mezzo...Voci.

Stasera m'ha chiamato Michele da Kathmandu...sette settimane in Nepal...S'è integrato bene con l'ambiente...e con tutti noi del Planet.
E' stato da noi a spizzichi e bocconi d'Amrit...Il cuoco pasticcere...
Dopodomani Michele parte via...per dirla in english language...
Ha dormito qui e nei monasteri...ha mangiato qui e tante lenticchie...è caduto nel Trisuli dal gommone...meno male che pioveva anche da sopra...s'è fatto il Trek delle pioggia...sette giorni sopra Pokhara con la sventuratissima Silvia, il fido Ammar a guidare il plotoncino e il signor portatore eventuale...che Michele non voleva assolutamente..."Michè...gli dai da lavorare...meglio lavori con Voi che con altri...già sarà dura...con gli zainoni non ce la fate da soli....semmai fate a metà col portatore....e ogni tanto gli portate il suo...tanto il suo sarà leggerissimo..."...
La tavola rotonda ante Trek delle sanguisughe...niente a che vedere con le tagliatelle d'Amrit...della casa....
Chi è Silvia ?
Chissà...

C'è Michele al telefono da Kathmandu....l'ho lasciato qassù un po' in attesa...

"Francè...Come...Bombe in mezzo alla gente...? Sono qui a due passi da Thamel...con Silvia in casa di volontari spagnoli....connessione internet 24 ore su 24..."

"Hai sentito della doppietta di Ibra ?
Michè...Fra le persone...quando i maoini mettevano le bombe...generalmente avvisavano...Fra la gente è pazzesco..."

Queste bombe di oggi...infami quanto prevedibili...il risveglio del Re cadaverè ?

Due ore dopo mi richiama Michelone...

"Francè...coprifuoco qui a Thamel...per nepali"....

Sei sicuro ?

"Si dice...Si dice 4 giorni di sciopero....o coprifuoco...."

E' gravissimo quello che doveva succedere e s'è deciso fosse per oggi...prevedibile a quota bassa...Si spera sempre che non succeda mai....Poi bum bum bum bum bum
Una serie di attentati fra la gente...per vedere l'effetto che fa....Buona parte dell'esercito pronta a sedare i tumulti...Perchè saranno in tanti a soffiare sui fuochi di oggi...Guarda che gote gonfie che ha il Re stasera...

Poi ci vorrà ben qualcuno per spegnere ogni fiamma....

Generali dietro la collina...

Ci stà la notte, cupa e assassina....e in mezzo a un prato c'è una contadina....curva sul tramonto....sembra una Bambina...

Stiamo a vedere, impotenti come al solito. Profondamente inutili.


Bum Bum Bum Bum Bum

Two persons were killed and over two dozen injured in three blasts that occurred simultaneously in the afternoon in Balaju, Sundhara and Tripureshwore.
The Ministry has said that security situation has been beefed up in the valley as well as across the country.
Meanwhile, Maoists have issued a statement condemning what they call as a cowardly crime and crime against humanity.
"Under whatever pretexts (these incidents have been carried out), it is not difficult to the see the hands of regressive elements who want to derail the peace process, and obstruct the campaign for republic and CA election, behind the incident," states the statement issued by Prachanda.
The Maoists have asked the government to conduct investigation to find out the truth and take strong action against the culprits.

Chi è Silvia ? Chissà...

nepalnews.com sd Sep 02 07

11 giugno 2007


13 ottobre
Nepal : Trattative di Pace a Planet Bhaktapur Hotel
Per tutti gli Amici di Planet….Scusate l’enorme Retardo.

Venerdi` 13 ottobre 2006
Il Supremo Comandante Prachanda stamattina m’ha rubato l’acqua calda per la doccia. E` la terza volta che capita. I pannelli solari sono 12, le stanze pure. . .Gli ospiti in gran sovrannumero, una cinquantina. . .E il Supremo si fa ‘na Relassante Superdoccia all’alba nella mitica e spaziosissima 205. . .La Relux room a SouthWest di Planet Bhaktapur Nepal Hotel&Consigli. . .di Francesco&Yam&Uttam, come Recita la locandina dello sponsor.

Mercoledi` e stato qui tanto di Home Minister, servzio d’ordine garantito dai compagni del Pra e di Babu`. Malearmati fino ai denti. . .e Che denti bianchi CHE hanno. . . Magie della jungla e del guerrigliar fra colline verdi verdi, a passeggiar fra teschietti ormai rotti, giu` alla Renfusa fra le minelle a grappoli.
E Mercoledi` e stato qui tanto di Khrisna Prasad Sitaula.
Tende gialle tirate, ginger tea coi biscottini offerti da Nonna Papera in persona. . .Per un colloquio da manuale.
Baburam Bhattarai (La mente maoina), Prachanda (Il Supremo maoino) e l’Home Minister al di qua delle tende gialle.
Ciacolando di chissaquantecosenondette occhieggiavano la piccola minibiblioteca del Planet. . .Sara` stato per assonanza, si sono soffermati sul Libretto Rosso. . .quello di Travaglio. . .Regime.
Se lo passavano fra loro accompagnandolo a un librone di fotografie, tutte di poveri fra I piu` poveri del mondo. . .Tantissime scattate in Nepal.
Quando l’Home Minister se n’e` andato sorridendo e la Prachanda’s room accendeva allegra anche la musica in Relassante attesa del montone grigliato con le patate al forno, non ho potuto fare a mento di complimentarmi con Mortimer, il nostro sensibile bilbiotecario.

Ieri, prima dei colloqui a Kathmandu fra tutti I Leaders dei 7 Partiti e i miei ospiti Revoluzionari, e` stato da noi in piccol segreto Mr. Kumar Nepal, segretario del Partito Comunista Regolare.
Io pensavo a 5 anni fa, sognando con Uttam, quando Uttam era ancora Vivo e stavamo scavando le fondamenta. . .Qui ci facciamo la sala Reunioni, con I Libri, Le Freccette, il Subbuteo e la Tv via cavo con RaiInternational perfino. . .
E Repensavo a 3 anni fa, quando Uttam era ancora Vivo ed eravamo in visita da un albergatore di Nagarkot, in montagna. Ci mostrava la sua Supersala per le conferenze, ci diceva che qualche anno prima erano stati li` I capi maoini per colloquiar di futuro col governo e col Re. . .Intanto, era il 96, si preparavano a guerrigliare.
Scendevamo piano in moto da Nagarkot, nel 2003.
“Ohi Uttam…Magari alla prossima vengono da noi, giuro che se vengono li chiudo dentro tutti fino a buon esito Raggiunto…”…”Hehehe, dobbiam allargare la Sala…e mettiamo il tiro a segno in luogo delle freccette…”

Poi la Vita fa il Suo. A volte, 4/4/05, si toglie di mezzo in moto...
Poi Ti si Representa con un altro Vestito. E ne Respiri l’anima.
Due Arcobaleni Lunedi`, dopo il SuperTemporale.
E la Telefonata dal portavoce del Pra. Se ci prendete torniamo volentieri da Voi.. . Stavolta staremo una decina di giorni, forse di piu`. . .Se non avete problemi.


Allora approfitti degli istanti che ti sono concessi da quel Leader li`, CHE chiamano Supremo da ‘ste parti. E non gli chiedi niente.
Ridi e gli dici che non sarebbe cattiva idea cambiar nome. . .Se mi chiami il Tuo Partito Partito Democratico Del Popolo, io Rebattezzo “MaoMao” questo stupido hotel. . .
Lui ride e mi fa…”Voi in Italia avete il maggior numero di Partiti comunisti del mondo in uno stato solo…”
Risata. Stop. Serio. “Ma non sono comunisti”.

Mavala`….


E quasi ti commuovi, perche` te li vedi, molti troppo giovani, un anno fa nella jungla a combattere (“Una sola cosa e` sicura, Noi….Adesso che siam qui. . .Fuor di Valle di Ktm non ce ne andremo MAI”). . .Le Revedi all’inferno e ora alle 20:45 son tutti qui (ben Nutriti) sul terrazzone girevole e a piedi nudi nel parchetto con tanto di minitransistor all’orecchio e non c’e` mica Ciotti o Scusameri alle 20:45 nepaline…
C’e` BBC nepali, che fa tanto RadioLondra…Sniff. . .

Sai che ne hanno combinate e subite di ogni, su alcuni le leggi tutte in faccia e sugli sfregi.
E son li` che si lavano I piatti, aiutano in cucina, non devastano le stanze anche se sono in sovrannumero. . .Comprano anche per noi tutto il cibo e le bevande (acqua, tea, caffe`, soft drinks). . .Pagano luce, gas e tutte le camere occupate (11…la mia, per piccina ch’essa sia, mica gliela do` via…).

Pare che siamo un’eccezione. Sara` perche` al primo contatto con la guerrigliera portavoce, io e Lei non abbiamo fatto altro che ridere….
‘La lunga marcia, in tutto il mondo”….E io a ridere...E Lei stupita
.”Marx. Lenin. Mao Tse Tung”…
”D’Alema, Vetroni, Bertinotti…”
“Chi sono ?”
“Comunisti d’oggi hehehe…”
‘Sei mai stata a Shangai, maoina ?”
E via discutendo…Lei che ride e` bellissima.

Ora Daksin e` molto malata, da un mese in ospedale. Forse tifo, forse di piu`.
Due bimbi a casa, I genitori della Bhaktapur bene che l’hanno Repudiata quando lascio` casa per la montagna. . .Un marito guerrigliero (a riposo).
Lei che ride e` bellissima.

I colloqui fuor le mura di Planet sono Reprogrammati per domenica. Si Respira aria nuova e I maoini qui sembrano contenti. Il Supremo tace, continua a fottermi l’acqua calda, mangia come uno che e` stato latitante per tanto tanto tempo….e sotto I baffi, mi sorride a ogni fuggevole incontro.

Recambiatissimo.

Namaste`
Francesco e gli Amici Nepalini di Planet Bhaktapur Nepal, Hotel&Consigli in Bhaktapur..



nepalplanet@yahoo.it (Mail per info e prenotazioni)






www.nepalplanet.com (sito, in costruzione...)






Posted by Picasa
Posted by Picasa

10 giugno 2007

AutoIntervista per Andrea Pergola www.squareplaza.blogspot.com


Ho incontrato Francesco in via Telematica, era una sera di fine agosto e lui passeggiava in compagnia di Sukur nei pressi del palazzo Virtuale, la residenza estiva dei reali di Windows City, in un angolo magico del magico Nepal.
Fu Sukur a farsi avanti per primo, ringhiando e agitando il codino.
Scusa il mio cane, è un autentico mastino NEPALitano il mio Akan, gran bastardo ma con le zampe buone e molto forte di testa !
Perchè Akan Sukur, che razza di nome è ?
Qui, nel regno del Nepal, cane si dice Kukur...il cane nerazzurro si chiamaAkan...il cane randagio di un tifoso interista randagio a Kathmandu (cucù) non poteva non chiamarsi Sukur: Akan Sukur The Kukur Can, è il suo nome per esteso...Inevitabile...O no ?
Il Nepal, Kukur Sukur, il Ku-Kur-Kan e quel Francesco strano non sono soltanto un ricordo, questa sera di Novembre ad Ostia Lido...Perchè, Carrrrramba che sorpresa, quel Francesco nepalitano emigrante nell'Asia degli incanti... Miei Quattro Cari Lettori di "Lavori in Corso"... quel Francesco...E' QUIIIIIIIIII !!! Ed eccolo a voi che tutti insieme lo volete vedere !!!
Novello Braccobaldo il Francesco col suo show!

Come, quando e perchè ti è saltata in mente l'idea di emigrare in Nepal?
Posso partire dal Perù ?
Però ! Vabbè...Ma devi starmi in A3...
Cos'è ? La battaglia navale ? Ci metto il sottomarino giallo in A3 !
Che scemo che sei...Dai, partiamo da questo Perù !
Correva l'anno 1988...
Avevo tre anni nell'ottantotto, si fa' lunga la tua storia !
Io invece avevo trent'anni, ma da allora ho cominciato a perderli: C'è chi perde i capelli, chi perde le scommesse, chi perde le bombe...Io ho perso gli anni, tredici su trenta !
Com'è successo ?
Vuoi sapere del Nepal o no ? E' successo ma è un segreto...Il segreto del successo...
Torniamo in Perù !
Partiamo dal Perù, non confondere le idee a me e ai Tuoi lettori...E non farmi perdere spazio che dobbiamo dire meno di seicento parole !
Parti dal Perù, da Lima...
E dal lama, che è quadrupede in Perù e bipede in Nepal; animale in america del sud, monaco in oriente e a doppio taglio alla Gilette...
Se la metti così...Lima è in America la capitale del Perù, a Roma un centrocampista giallorosso e in ogni dove uno strumento d'evasione...Sii serio...Almeno qualche riga, che sennò la redazione mi impala !
Dov'eravamo rimasti ?...Hehehe, Lo so...In Perù, nell'ottantotto.E' stato lì il mio primo incontro con il sud del mondo, con le persone più povere, con gli emarginati veri. E' nato in Perù il mio bisogno di stare con loro per capire come si fa' a ridere e vivere anche felici senza avere niente di quello che a noi sembra importante. In Perù prima, poi in Bolivia,in Algeria, in India, a Sri Lanka, a Cuba e, finalmente, in Nepal ho imparato che dove c'è troppa gente povera le centinaia di Famiglies traricche che comandano l'universo alimentano e sostengono ogni tipo didittatura, perchè ogni dittatura sopra i poveri è funzionale al progressodel mondo berlusconianamente detto "Civile"...
Ogni soppressione di acqua, luce, scuola, pane, gioco, libertà favorisce il mantenimento dello status quo (qui e qua, e lì e là)...e il mantenimento dello stato attuale del mondo va bene solo alle industrie degli armieri, ai billionari bianchi o neri, a tutti noi che abbiamo di più...Pensa a un referendumone universale ...Volete Voi fermare il 20% del mondo per un secolo e dare modo all'altro 80% di avere tutto il necessario fino ad arrivare a ripartire tutto e a ripartire tutti dallo stesso punto ?...Beh...L'ottanta per cento che sta sotto risponderebbe di sì!!!
Questo referendum non s'ha da fare...TROOOOOPPPO democratico, hehehe...
Tranquillo, non si farà...Però...Io ho scelto di stare di là, in Nepal, dove tutti risponderebbero sì...dove tutti sono senza voce, come i bambini afghani, ruandesi, filippini, laziali...hehehe...
Non mi toccare la Lazio...è finito il tempo e lo spazio ! La prossima intervista ci concentreremo solo sul Nepal...Partendo da Kathmandu, però...
Promesso, ci tengo. Fra qualche giorno ti manderò un video esplicativo sul Nepal delle meraviglie, speciale per Lavori in Corso...Ma quale corso ?
Corso di studi, corso Vittorio Emanuele o Corso Mario il piede sinistro di Dio, quel nerazzurro famoso per le punizioni a foglia morta...?

Ho lasciato Francesco che parlava alla luna di Ostia Lido. Ci rivedremo tra un mese, per finire l'INTERvista.
Appuntamento in via telepatica per questa volta, davanti alla residenza invernale del Re...
Gooooooool ! Il mio Kukur Sukur, in prestito al signor Sacchi, è tornato a giocare.Dal palazzo reale nepalino al teatro regio di Parma, tutta la strada a quattro zampe. Ieri sera l'esordio sull'erba del Tardini, adesso è ancora lì che fa le feste...scodinzolì-scodinzolà, il mio mastino NEPALitano goleador!Ehi Luna, Io son qui che ti parlo giorno e notte da due mesi, su sto zacco di Lido dell'Ostia, aspettando Andrea...quello detto Godot, chi lo sa il perchè...Ho visto perfino scendere la neve, vincere la Lazio, il Mullah Omar passare...Ma...Dov'è finito il mio INTERvistatore co-caporedattore ? Niente paga e abbandonato a me stesso, mi sento tanto un INTERvistato extracomunitario senza visto. Domani tornerò a Bhaktapur, nel mio regno, a parlare a un'altra faccia della luna e ad altre stelle.Domani.Mi involo.Pensare che nell'agosto 2001 avresti potuto vedermi a Kathmandu, cara la mia luna romanina, chino su una carta geografica del mondo a cercare la via migliore per portare il mio pullmino sgangherato da Milano al Nepal.Lontano (da dove?).Una tirata fino a Istanbul..Poi la Cappadocia, il Kurdistan, tutto l'Iran, il Pakistan, l'India e l'arrivo...Dopo quasi 10000Km...A Bhaktapur; ma una guerra tira l'altra e una strada migliore dicono che non c'è più. I confini sulle carte geografiche sono muri elettrificati negli stati reali delle cose, le cose sono case di fango buttate giù da un cielo a forma d' aviogetto...Avevo già progettato di non passare dall'Afghanistan, cara la mia luna dell'est. Dai, non fare la stupida. Almeno Tu. Resta lì, nascosta se vuoi, ma continua a brillare. Passerà sta nuttata, addapassà...Io ?Io mi involo.Domani.Sulla fascia sinistra, quella dove non c'è più nessuno. Dai tempi di Cristo e del Che. E di Andreas Bhreme, se si parla di INTERnazionale.Tornerò indietro dal Nepal giusto per festeggiare lo scudetto a Roma contro la Laz...
Ohi, nun me toccà laLazio !
Dove Zacco sei ? Son due mesi che t'aspetto!
Sono quiiiiiiiiiiiiii, sulla Lunaaaaaaaaaa ! E' da un mese che mi tocca ascoltare te che divaghi. Veniamo al dunque, parlami di Kathmandu !!!
Scusa ma...Come sei finito lassù ? Mi sembra inverosimile...
Hai presente MOSE' 1°, il razzo spaziale progettato dall' ITIS Galilei ? Avrei dovuto lanciarlo a
f ine Dicembre, si è ribellato e mi ha lanciato prima Lui. Ed eccomi qui, sul satellite DOC...
Capisco, cose che succedono ma...cosa aspetti a venir giù, l'ascensorespaziale ? Dai, datti una mossa e salta !
Solo se mi GIURI di parlarmi del NEPAL e di quello che fai là !
Lo giuro, sui figli del Berlusca...
Non basta !
Sulla barba di Bin Laden !
L'ha già tagliata...
Come lo sai ?
Beh...Ho trovato in giro un binocolo, son meglio di un satellite spia...Ma non dirlo agli strateghi statunitensi che sennò mi blindano quassu...
Scendi che voliamo insieme in Nepal, portiamo anche il vecchio Galileo e tutti i suoi studenti. Partiamo subito.
E continuiamo là l' INTERvista.
Va bene, arrivo...Anzi, scendo direttamente sull'Everest. Sono ottomila metri di salto in meno e, nel caso tu vada avanti a fare lo scemo, Io il Nepal me lo vedo e me lo racconto da solo, ZACCO !...

2001/2003

Windows Explorer


Il Progetto dell’Architetto


Lunedì 14 Febbraio 2000

Ma lekhchhu.Pronuncialo Mo’ lekciu^. Con la mosca che si è posata sulla U.Diresti “Adesso leggo”. Vuol dire “Io scrivo”...Nella lingua di questo Paese.Così diverso e unico.E io scrivo.MO’ LEKHCHHU...Ma una Kappa seguita da un’Acca, una C e doppia Acca tutte insieme una dietro l’altra puoi trovarle solo Qui. Con una U per finale.MU SCRUVU.Stanotte ho sognato di Simone, pur senza vederlo.Ricordo una sera a Rovinaccia...Beh...Si chiama così...Alta Valtellina.Dentro il Ford Transit bianco. Agosto 81. Tutto il tempo a parlare solo con le U.La conversazione ebbe su di noi effetti esilaranti tanto irresistibili da indurci a partire la mattina dopo per il mare di Sardegna. Io e Simone, conosciutici la mattina prima. Amici per le U.E’ stato il Chicco a parlarmi di Simone, stanotte. Per il momento Sogno ancora in Italiano...Mi ha detto, prima di finire coinvolti in un tragico film di avventure, che Simone adesso vive in brianza e ha un Bambino che si chiama Jonathan.

Martedì 15 Febbraio 2000

Attenzione alla testa !La porta della casa dell’Architetto è stata studiata a misura di piccolo Uomo.Ci sediamo in Tre senza scarpe fra stuoie e cuscini dai colori tenui. Dominano il verde acqua chiara e un giallino sfumato tendente al bianco...Un po’ zucchero di Canna...Straraffinati.BOTH !E sopra c’è GANESH. Una faccia di bronzo d’Elefante, mezzo metro cubo appeso alla parete. Il dio dei commercianti usato come portafortuna. Lui, Ganesh, pare se ne fotta di tutto e di tutti, però si lascia pregare e pagare un po’ dovunque.Siamo lì in Tre sotto Ganesh.Con orecchie da Elefante ci ascolta. Noi si parla di affari...Ma Sogno. Lo disegno e lo scrivo.La sera Asiatica di un Martedì di Febbraio.C’è tanta musica in giro per la città, di tempio in tempietto.Nessun motore.EkhcciU’ ! Salute...Fa’ freddo.Io scrivo che sono anche felice.Stasera cantavo parole incomprensibili insieme a tutto lo Staff del Ristorante.Quattro tenori e un somaro.Sto imparando il presente indicativo:
Ma (pronuncia mo’) -chhu Io vado Ma jan-chhu (infinito janu)Tapai -chhau Tu vai Tapai jan-chhau etc.U -chha Hami -chhauTapaiharu -chhauUniharu -chha
E sto imparando a contare:
Ek, dui, tin...Cian, pach, cià...Sat, acht, nou, dos...!Tutto come un Bambino.Come cominciare un’altra Vita.Con la mia testolina, sempre la stessa, sulle stesse spalle...Un po’ curve.
MERO NAM FRANCESCOHO...L’ultima O Aspirata.Solo una lezioncina, stasera.Ed è già notte. Altri Sogni. MO’ SUTCHHU (dormo)...MO’ CITAUNCHHU (Sogno).
Mercoledì 16 Febbraio 2000

Una giornata in terrazza.L’Architetto disegna, io aspetto al sole senza particolari aspettative.Lui lavora in un ufficio a Kathmandu, a dodici chilometri da qui, da questa BHAKTAPUR che cammina, che suona flauti e tamburi per me.Passa un’attrice locale a salutarmi, il suo Sari di seta rosa è incantevole. L’ ha preceduta un buffissimo giovane segretario dalla parlata velocissima che mi ha lasciato un indirizzo misterioso.Serata poco ispirata.Sarà perché il Boss vuole licenziare il povero Sudan e Lui ha chiesto aiuto a me.Li avevo attorno in tre, Sudan-Yam-Atmaram, mentre conversavo stasera con una coppia di inglesi sulla sessantina. Mi ascoltavano tutti e tre compiaciuti parlare di Bhaktapur e del mio progetto. Anche la signora inglese non mi staccava gli occhi di dosso ed era facile leggere un’ammirazione profonda...Pensare che all’ inizio li avevo sorpresi con un “Scusate il mio inglese imperfetto, d’altra parte probabilmente Voi non sapete una sola parola d’italiano...” Lui aveva riso, e incassato.Lei alla fine non voleva alzarsi dal mio tavolo. E ancora vicino alle scale proprio non riusciva ad andare via. Mi guardava e si ripeteva “...Francesco...” come volesse fermarmi nella memoria di un Viaggio.“Siamo stati molto fortunati a parlare con Te. Ti auguriamo tutta la migliore fortuna !”

Giovedì 17 Febbraio 2000

Aspetto il 18. Di solito è un numero importante per me.C’è il problema del traliccio. La strada, a parer mio e dell’Architetto, gli passa un po’ troppo vicino e, adesso o nel futuro, sarebbe opportuno costruirne un’altra riservata ai pedoni. Il padrone di un fazzoletto di terra che farebbe al caso nostro non ne vuole sapere di vendere, nemmeno di affittare.Il suo fazzoletto di terra vale poche rupie...Lui vuole trasformarlo in oro zecchino.Chi saranno mai il gatto e la volpe ?
Oggi ho goduto di un matrimonio nepalino. E’ questa la stagione.Una bella banda di ottoni, flauti, piatti, trombe e tamburi. Tutti vestiti di rosso. Hanno suonato due ore fra i templi qui sotto in attesa degli sposi.E gli sposi arrivano su una TATA indiana grigio metallo sgangherata, coi vetri oscurati e ricoperta da strisce di fiori color arancio. Arrivano e subito van via, sulla loro TATA.Preceduti dalla banda rossa e seguiti dal corteo: i Bambini felici, le donne eleganti, gli uomini in abito scuro. Prima di arrivare alla meta attraverseranno in lungo e in largo tutta Bhaktapur. In questi giorni ci sono 2-3 cortei nuziali quotidiani. Passano tutti qui sotto.Io pensavo a Flavio e Valentina su una TATA FUCSIA, con la banda, tutti i colori dell’arcobaleno e riso con le lenticchie in giardino. Avevo gli occhi luccicanti e stupefatti.Oggi la banda e il corteo sono tornati qui alle sette; uomini, donne e Bambini molto più numerosi di otto ore prima.Altra musica e poi tutti a casa.E’ la BHAKTAPUR quasi invisibile dai turisti e dalle persone che hanno la sventura di alloggiare a Kathmandu.La MUSICA, qui, è il motore di tutto. Qui TUTTO è molto poco. Sembra proprio che a loro basti.Mi affaccio adesso alla finestra sulla via principale, all’ angolo con la piazza della Pagoda dai 5 piani.Sono le undici di sera.Musica in lontananza, un battere di bastoni per terra, un rintocco di campana, uomini che, virili-virili, passeggiano abbracciati; donne che si affrettano verso casa; nessun motore in giro.60000 abitanti, Bhaktapur. 60 automobili, sì e no.Qualche minitrattorino cinese che trascina carretti pieni di gente e verdura.Tre giorni fa’ l’arzilla nonna di Uttam è caduta dal carretto mentre andava a un party e si è ammaccata dappertutto, ha raccontato ridendo il mio giovane socio, futuro manager nel nostro progetto. Adesso Uttam deve cucinare il dal bath.Per la sua Nonna che gli ha fatto da mamma.Chiudo la finestra su una città incantata.E chi sono il gatto e la volpe ancora non lo so.
Passata la notte Sudan è rimasto al suo posto di lavoro. Grazie ai miei consigli, mi ha detto.Non potevo perdere uno dei miei maestri nepalini. Tutti analfabeti al punto giusto.

Venerdì 18 Febbraio 2000

Stasera abbiamo incontrato il notaio. Lunedì prossimo l’Architetto finirà il primo progetto, dopo ci incontreremo anche con l’avvocato. Io, Uttam e i tre laureati.Intanto il padrone del terreno confinante non cede alle nostre lusinghe. “Non se ne parla nemmeno” ha detto in newari stretto stretto.Alle undici, ora del breakfast, ho chiacchierato con una ragazza marsigliese che gira il Nepal da un mese con il suo compagno.Parlavamo la stessa lingua di Bhaktapur e mi ha invitato a cenare in loro compagnia.Hanno un amico film-maker in Francia che vorrebbe trasferirsi a Changu Narayan.La cena è andata a monte perché alle sette è arrivato il notaio e alle 8 e mezza, massimo nove, tutta Bhaktapur chiude i commerci e le cucine.Restano aperti i portici dei templi.Ieri notte pensavo: io Qui posso scrivere, Flavio dipingere, la Vale danzare, Gaetano suonare e aprire un barber-shop, Cico progettare una rivoluzione e, nel frattempo, occupare il terreno del losco vicino, Mauro insegnare i cartoni animati ai Bambini, Giacomo fare o non fare e star bene, il Boretti aprire una succursale di “Gianni Teli e Tappeti”, la Rocca dirigere il lavoro in cucina...Un appartamento costa sulle 180000 lire al mese. Luce, cibo e acqua per due persone circa 260000 lire al mese. Circa £.440000 (quattrocentoquarantamila) da dividere fra due persone per pagare luce e affitto, mangiare, bere e star bene. Chissà se una volta fondata una Company possano poi eventualmente entrare a farne parte altri soci “Stranieri”. E quanti...E’ una questione di permessi e di Sogni.Il Mare ?Il Mare è vicino a Calcutta...traghettone per le ANDAMANE.Ci sono il Tamil Nadu e il Kerala. Sri Lanka e il Bangladesh. Volendo volando la Tailandia.Ci vuole troppo tempo ad andare ?Il tempo qui, e forse solo qui, è davvero senza orologio e poi...Prova a pensare un Viaggio dal NEPAL alle ANDAMANE in autobus e traghetto, passando DENTRO il Nepal, un po’ d’INDIA e CALCUTTA.Dove andrete in vacanza ? Alle Andamane.E quanto impiegherete ? Tre settimane.Tre anda e tre rianda. E del tempo per stare là.Lontani dal terreno del vicino...Dicono abbia l’erba più verde.Managgia...

Sabato 19 Febbraio 2000

C’è una novità.L’albero che copriva la vista di parte della valle verde è stato tagliato.Quello che c’era dietro c’è ancora ma si è trasformato, per un’area di circa mt.200x100 a un centinaio di metri di distanza dal nostro terreno sulla collina, in un deposito di mattoni del piccolo e sfumacchiante cementificio “Lontano” circa 300 metri.Volavo sulla nebbia della Lombardia, al confine con l’Emilia, vicino a Piacenza. Si aspettava l’O.K per l’atterraggio a Linate e si girava in tondo. Tornavo a Dicembre dal Nepal.Guardavo giù, seduto vicino a un Bambino che mi chiedeva se oltre l’azzurro ci fosse Gesù.Giù, sotto l’azzurro e sotto di noi in volo, c’era un mare di bianco soffice; spuntavano solo due ciminiere bianche e rosse, quelle di un cementificio (?) nostrano.Qui sono spuntate, lontane ma non troppo, le mie due torrette nere, inodori al primo sniffo però oggi è giorno di forte raffreddore e non sono sicuro di niente.Vero è che stanno ricostruendo il ponte alla destra del tempio, a duecento metri dal terreno del vicino, vicino al nostro.Il nostro ...Con la vista più bella della valle: energetica a nord con l’Himalaya e “L’albero della luce”, fortificante a nord-est con le montagnette di mattoni. A est, più in là, due pinnacoli di fumo. A sud Bhaktapur e la Vita che Le scorre dentro. A Occidente Kathmandu, gli aerei che arrivano e se ne vanno...e l’Italia..lontana un volo.E la nave va. Tra luci e tralicci.E, per edificare la nostra casa, di certo nessun problema per i mattoni. Per non dire delle cave di sabbia, profonde 30 metri, un miglio più su, sulla strada pedonale per Changu Narayan. In fondo omini che scavano e trasportano fuori cestoni ricolmi, con una cinta in testa e ben curvi sulla schiena.E’ un lavoro pagato bene, quattro volte il salario di un maestro elementare nelle scuole private. 8000 lire al giorno per andare su e giù con la sabbia.Dicevo... “Una scavatrice e un camioncino...”. Risposta: “Se metti una macchina gli otto di questa buca perdono il lavoro e quattro volte la paga di un cameriere in Guest-House, ma senza mance, vitto e alloggio.Dall’altra parte del traliccio, dei mattoni e dalla sabbia lontana -quasi come il Mare- l’orizzonte è spettacolo da est a nord. 270 gradi di bellezza. 360 se guardi più in alto, fra l’Himalaya e il cielo.A meno di un chilometro da qui, mirando a sud il sole del pomeriggio, puoi vedere i 5 piani della “Pagoda” in Taumadhi Tole, nel centro di Bhaktapur.Un quarto d’ora a piedi, al mio passo. L’inventore della moviola in campo.In tempo reale.Un po’ artefatta.Sono stato cinque giorni sulla Top Terrace, cullato dal vento e rincoglionito dal sole, leggendo il Kathmandu Post che mi viene regalato con la colazione oppure studiacchiando nepalino.
TAPALAI KASTO CHHA ? Come stai ?MALAI SONCHAI CHHA ! Sto bene !MALAI SONCHAI CHHAINA ! Non sto bene !
Il resto del tempo osservo Bhaktapur che cammina piano, compra verdura e suona.E tutti passano qui sotto almeno una volta al giorno.Ogni camminata, ogni vestito, ogni risata, ogni insalata che vedo dal mio “Tetto del mondo” ha ai miei occhi e ai miei sensi il sapore, i colori e il profumo di un mistero antico quasi come il pane.
PAUROTI è il pane.PANI è...L’acqua.
Qui, dove un po’ tutto è alla rovescia.E il tempo non è padrone.Il Paese dei Poveri che sorridono. Perché straricchi del “Fondamentale”.Un popolo che è piccolo e semplice come un mistero antico.Ma non sa la ricetta della michetta...Mi manca il pane buono.E posso farne a meno.Riso e lenticchie per tutti !!! Si festeggi il ponte nuovo alla faccia del cementificio nero.In fondo sono solo due pinnacoli di fumo, meno buono, sullo sfondo.La nave va avanti, adagio.Anche se il Mare è un Sogno.

Domenica 20 Febbraio 2000

Dieci giorni in NEPAL.Il vicino del losco vicino pare acconsenta ad affittarci un pezzetto di terra (mt.10x4) dove apriremo una strada pedonale, alternativa a quella per le auto che passa a 10 metri dall’albero della luce. E’ Uttam che lo chiama così.Mi hanno detto che a Novembre, quando abbiamo acquistato il terreno, il cementificio “Lontano” mt.300 era inattivo (Funziona, pare, 4 mesi all’anno) e il deposito di mattoni ancora di là da venire.Solo due mesi fa’ i cinesi (?) padroni del vapore hanno affittato la distesa di terra a 100 metri dalla nostra collina, guardando in basso e verso il sole quando sorge.Anche la finestra della camera dei Sogni è rivolta ad est, qui in Guest-House.La mattina aspetto le 10/11 per uscire dal letto. Verso le 8/9 mi alzo velocemente, accendo lo scaldabagno (Non posso farlo la sera perché andrebbe in cortocircuito) e spalanco la finestra per lasciare entrare il sole che, raggio dopo raggio, riscalda questi 9 metri quadri di cameretta verde con tante piccole moschicine spiaccicate fra il pavimento e il soffitto.Un’ora di sole che scalda l’ambiente e poi Frenky, pian piano, esce fuori...Anche dentro.Malgrado il raffreddore incipiente e sto’ Architetto che non finisce mai di disegnare.Il bisogno più impellente, adesso, è quello di fare una lunga pipì.
MO’ PISAB GORCHHU Io faccio pipì.
Ecco fatto.C’è una strana allegria in fondo al cuore.Profonda, invisibile ma forse comunicabile fra le righe.Ieri, c’è scritto sul Kathmandu Post, i ribelli maoisti un po’ retro’ hanno fatto saltare 15 poliziotti in una volta sola. A 800 chilometri da qui.Incombe una crisi di governo perché c’è chi vuole sparare a vista al Maoista e chi desidera una pace difficile.Ogni Maoista ucciso ne nascono 10 più forti...Così si sussurra in giro.I ribelli non accettano di partecipare alle elezioni anche se potrebbero contare sul 15/20% dei voti che, aggiunti al 35/40% dei Comunisti buoni, darebbero una sicura vittoria. Nel 1996 i “Sovversivi” hanno proclamato la guerra maoista contro questa giovane “Democrazia” (si festeggiano in questo periodo i 10 anni di parlamento “Democratico”) e qui non sanno che pesci pigliare.E si accapigliano, senza dimenticarsi mai che la corruzione è parte integrante di ogni governante.Rubacchiano a diritta e a mancina, lo può scrivere il Kathmandu Post. A 10 anni dall’inizio della, cosiddetta, Libertà.E Tu pensa che c’è chi rivorrebbe un bel RE con poteri Reali.Può capitare di tutto. Anche a me.Fra libretti rossi e alberi della luce.ASIA.Fra l’India e la Cina.C’è un paese che sembra un nanetto fra i giganti ma misura più di mezza Italia e conta ventitremilioni di piccoli abitanti.In questo Paese c’è una Città che si chiama BHAKTAPUR e si chiamava BHADGAON. Qui oggi, da mane a sera, centinaia di Bambini ridanciani e felici hanno giocato a farsi rincorrere in piazza da due maschere di non so quale dio.Ho seguito tutto dalla terrazza, fino a sera. Tutti che fischiano; i Bambini che, a frotte, si avvicinano all’Uomo mascherato e fingono di volerlo pescare, questi si gira all’improvviso e li rincorre; a decine scappano via in un coro di squittii e risate.Da mattina a sera.E’ la stagione di questo gioco. Ci sono più di 70 piazze a Bhaktapur.Ogni giorno una location diversa. Per dei Bambini felici che giocano.Sono più di seimila i Bimbetti Liberi di Bhaktapur. 60 le automobili.Questi Bimbi fortunati sono i padroni della città. Loro ne sono ben consapevoli e giocano dappertutto; anche adesso li sento ridere, squillanti, fra una canzone e l’altra. Alle undici di sera di una Domenica qualsiasi di Febbraio.Quando cambia la scena.Donne che piangono.Un piccolo corteo di donne che camminano in fila per due e piangono straziate.Sono passate adesso, le ho viste dalla finestra.Urla laceranti che assomigliano al belare di pecore al macello, così come me le immagino io. Le pecore.E adesso le conto.Ho voglia di dormire.
MO’ SUTCHHU....SUBBHARATRI... Buona notte...
Anche se lì dove sei Tu comincia adesso 90° minuto sul 1^.E cosa ha fatto l’Inter ancora non lo so.Ma posso farne a meno.

Lunedì 21 Febbraio 2000

Abbiamo vinto 3-1 a Piacenza.I cugini hanno battuto la Lazio.La Juve ha espugnato Venezia e veleggia in testa alla classifica.ULTIME NOTIZIE DALL’ITALIA.Non ho potuto fare a meno di chiederle. Parlando con Flavio e con i miei.Flavio ha terminato il dipinto.Sara, 14 mesi ben portati, è a casa dei nonni con un po’ di febbre.Chiede asilo qua e là, la piccola frugoletta.Fra due giorni tornerà al “Nido”. Papà e mamma lavorano.Qui a Bhaktapur vive la piccola Mina.Ha cinque anni e una sera ha voluto insegnarmi a contare fino a cento in inglese, scrivendo tutti i numeri. Arrivata al 99, ed è stata una cosa lunga, è esplosa in una risata a voce spiegata: “FIVEHUNDRED !” e ha lanciato il quaderno in aria.Mi aveva ingannato proprio al cento...da allora ci salutiamo così: “FIVEHUNDRED !!!”Io quella sera guardavo fisso il viso e il sorriso di suo papà, che è padre anche di Uttam, mentre ammirava la sua Mina e l’ascoltava contare fino a cento, Lui che l’inglese non lo sa. Ma sa costruire le case.Degli altri.Forse, per la prima volta, una casa sarà anche sua.So che è contento. Ha smesso di bere e fuma solo poche sigarette, che non siano Marlboro.Troppo leggere per Lui.

Martedì 22 Febbraio 2000

Siamo tornati a rivedere il terreno.Volevo verificare, dopo la sorpresa, l’effettiva potenziale incidenza negativa della fabbrica di mattoni, che non è cinese ma di proprietà nepalina.Cattivo odore zero, pur se in presenza di vento in faccia alla nostra terra.Sembrano giocare col Lego gli Omini che accatastano mattoncini in pile ordinate, alte un metro o poco più.Non c’è rumore.Si sente il vento e anche il sole.Il deposito è vasto, copre un’area pari a S.Siro.Sogno una futura trasformazione dei mattoni in palloni,Nella realtà odierna osservo il lavoro lento, metodico e faticoso degli operai nepalini.Il fumo, più lontano, è bicolore. Grigio e Bianco. Dicono non sia nocivo e scompare alla vista circa 20 metri sopra le piccole ciminiere. Due fili di fumo.Ce n’è altri nella valle. C’è un po’ di Lavoro.I mattoncini vengono sfornati con la regolarità del pane lontani a sufficienza dal nostro punto di osservazione sulla collina; trasportati su vecchie carriole vengono messi a essiccare al sole nel campo di calcio dei miei Sogni.Un lavoro stagionale, prima del Monsone.I mattoncini del Lego, disposti a mo’ di piccole fortificazioni, sono bianchi e ben si intonano col colore ocra della terra. Intorno son prati, colline e Himalaya.Con le prime piogge tutto tornerà verde e i mattoni diverranno case.E Guest-Home.Dove una terrazza con vista a 360 gradi sulla valle, Bhaktapur e le montagne darà all’ospite la Libertà di osservare lavoratori e mattoni oppure di volgere altrove lo sguardo e il pensiero.Si lavora alacremente al nuovo ponte.E c’è un matrimonio dopo l’altro.Quelli più poveri fanno di notte il corteo nuziale. Di giorno ci vuole la Banda ma costa più di quattrocentomilalire.Quasi tutti i matrimoni sono concordati fra le famiglie degli sposi.Capita spesso che “Questi Ultimi” si conoscano appena. E che non si siano sfiorati mai né con una carezza né con un bacetto.Celebrato il matrimonio ciascuno resta a casa sua ancora 4 giorni e 4 notti.Entrambi hanno il tempo per rifletterci un po’ su. Auguri ! E figli maschi !!!

Mercoledì 23 Febbraio 2000

Cenavo insieme a tre simpatiche professoresse universitarie di vicino a New York.Parteciperanno da Venerdì a una conferenza di non so che genere.Domani andranno al Cinema, capita spesso che gli ospiti della Guest-House di Mr.Nawal si lascino attrarre dai miei consigli.“CARAVAN”, di un regista francese con franchi svizzeri. Meraviglioso.Quando sullo schermo è apparso il lago blu turchino e scintillante i giovani nepalini hanno applaudito forte ed esclamato “Oooohhh...!!!...”.Io mi sono commosso per l’applauso al laghetto e alle montagne. Alcuni minuti di fotografie mozzafiato.Per merito del lago, dei monti, del sentiero, delle facce e della fatica di Uomini e Yak, del pericolo, del cielo e della vitaLo dice anche il regista, per bocca del monaco Pittore “Questo dipinto è bello perché è meraviglioso ciò che ho ritratto”...Lo stesso monaco dirà, fattosi Capo Carovana per dar man forte alla sua gente “Ho deciso di lasciare il monastero perché davanti a 2 strade mi hanno insegnato a scegliere sempre la più dura...”.Ho avuto la gran fortuna di poter vedere “Caravan” al “JAIA NEPAL CINEMA”, la più vecchia sala di Kathmandu, di fronte al Palazzo Reale.Centotrentaquattresimo giorno di programmazione, spettacolo di mezzodì, biglietto a 50 rupie, come un bel sacchetto di Erba dei Villaggi.Quasi tutto esaurito in galleria. Divieto assoluto di fumare ma passano sullo schermo tre pubblicità di sigarette diverse.Un vecchio CINEMA dell’oratorio. Troppo spesso aprono le porte in platea e la luce disturba la visione. Un film in controluce.Si parla la lingua Sherpa, sottotitoli in inglese.Nessuno capisce lo “Sherpa”, molti intendono l’inglese ma pochissimi sanno leggere abbastanza veloce per arrivare in tempo alla fine dei sottotitoli.Alcuni non sanno leggere.Ne risulta un bellissimo film, sottotitolato in video e in audio, con le voci del pubblico del Jaia Nepal Cinema.Hanno “Recitato” tutto il film ad alta voce e poco sincronizzati fra di loro.In Italia, al PLINIUS di viale Abruzzi, li avrei strangolati tutti...Qui, a Kathmandu, è stato il più bel CINEMA che abbia mai vissuto.Al cospetto di un film grande e stracolmo di fatica.E gli applausi al lago turchino, quegli applausi non li potrò dimenticare MAI.“CARAVAN” è uno dei cinque candidati all’OSCAR come Miglior Film straniero. E’ la prima volta che il Nepal più nascosto ed autentico può arrivare alla ribalta dell’Occidente.Qui quasi tutti sperano in una clamorosa vittoria e sono corsi a vederlo in più di centomila, gente abituata a film indiani o nepalini fatti di azione, colori sgargianti, balli e duelli. Molti amano Bruce Lee.La stampa dà ampio risalto alla candidatura all’Oscar di questo gioiellino.In tanti sperano che porterà turismo, che farà venire voglia di NEPAL nel mondo.Anch’io, piccolo costruttore in erba di una piccola Guest-Home, auguro la miglior sorte a “CARAVAN”!!!“Joy&Joint Guest-Home”oppure“La Casa di Frenky”oppure...Sono in cerca del nome.“Joy&Joint” mi piace, è evocativo ed internazionale.“La Casa di Frenky”, forse, mi sta meglio addosso.Dovrei mixarli.FRAPPE’.La terza via...

Giovedì 24 Febbraio 2000

Magnifica la catena.Quella Himalayana.“Come si chiamano quelle cime là ?”“GANESH, primo-secondo-terzo. Maybe...”E che c’importa del nome !Guardalalà la catena che canta e che conta svariatissimi fans.Sette...Erano in sette a occupare la mia terrazza preferita, 3 piani più su della camera dei Sogni, nella Guest-House di Mr.Nawal.Questo pomeriggio alle 6, poco prima del tramonto. Quando il sole, una stella, l’Himalaya e Bhaktapur hanno dato il meglio di se stessi. Da applausi a scena aperta.Si replica. Da domani in avanti e indietro; ogni ricordo è un tramonto diverso...una fine...e una presenza...lontana.E adesso guardala la luna, non senti che canta anche lei ? Ha la voce dello Staff che, con Uttam, stasera ha cantato con me. Ci accompagnavano una chitarra, un flauto, bicchieri, un tavolo, mani e posate...per la gioia delle tre prof. U.S.A. reduci dalla noiosa convention.Prima di cantare avevo detto agli Amici dello Staff, sorridendo forte: “Se fra un anno saremo insieme a lavorare in un posto diverso sarà importante per Noi cantare quasi ogni sera. Se Noi sapremo divertirci insieme di sicuro gli Ospiti, quelli migliori, saranno contenti.Tanto contenti da ballare in giardino. Magari intorno al fuoco dove cuoceremo la polenta !“Welcome Sir...La polenta l’è cotta !!!”.Ma l’Architetto non è ancora pronto, bando ai Sogni e alle bande con la giacca rossa. Siamo ancora alla “Fase uno”, può portar sfiga pensare troppo in là.Al momento c’è solo il Racconto, quasi palpabile, di un Progetto da immaginare passo dopo passo, con una parola che tira l’altra. E tutte insieme chissà se condurranno a un inizio, a una continuazione e, Ganesh non voglia, magari a un finale col BOTTO...!Si va avanti così, day by day, e gli dei io vorrei si occupassero di altre aspettative, più necessarie di ogni mio bisogno.Tramontava lo spettacolo dei monti. Passava un minitrattorino con due braccia di ferro lunghe lunghe a mo’ di manubrio. Trainava un carretto stracolmo di Bambini, fiori e qualche donna variopinta.Saranno stati più di quaranta in meno di 2 metri quadri...seduti.Ridenti più delle colline di qui e dell’Himalaya più in là.Quando li ho visti passare sul minitrattorino fumante e farsi largo fra la gente ho provato tanta tenerezza e mi ridevano occhi e sorriso.Ha riso forte anche l’Himalaya, chissà se gli è scappata una valanga...
Venerdì 25 Febbraio 2000
Una gita a Kirtipur, sopra l’Università di Tribuvhan, appena fuori Kathmandu.Trolley-Bus cinese comodo comodo, £.200 da Bhaktapur sud allo Stadio centrale.Altre 60 lire di Bus dallo stadio fino a Kirtipur bassa. Da qui una scalinata con vista sulla valle porta alla Kirtipur originale, Newari antica.Case che hanno 400 anni per mattone, finestrelle di legno antico indescrivibili e belle tanto da meritare una “Sosta”...Oggi a Kirtipur abbiamo notato una Bambina bionda, gli occhi azzurri. Portava a casa l’acqua, veloce veloce, trascinando un secchio rosso.Sono in tre, mi hanno riferito, le sorelline importate figlie di una “Sosta” prolungata, di un Sogno o, chissà mai, di una fuga.L’emozione che mi è salita dentro è stata la malinconia, per la prima volta in Nepal, di vedere una Bimba infelice.Occhi azzurri in un cielo sbagliato.Fuori dal giro. Estranea. Straniera.In un piccolo mondo antico di musetti gialli sorridenti che le guardano, la piccola “Occhi azzurri” e le due sorelline, come piccole marzianine.Solo un’impressione, personale. Di certo i Bambini nepalini portano il secchio d’acqua rosso quasi allegro sulla testa; “Occhi azzurri” no, lei lo trascina e le pare una fatica assurda.Il mondo newari vecchio stile rispetta “Occhi azzurri”, ma la teme.“Non giocare con la biondina del vicino...”. E’ una difesa strenua di una cultura e di una tradizione. Quattrocento anni di insegnamenti da Nonno a nipote...E tutto è rimasto come allora. A Kirtipur vecchia.Dove ci sono tre Bambine bionde che non sanno perché sono capitate proprio lì.E si domandano dove siano mai finiti i giocattoli CONTEMPORANEI.

Sabato 26 Febbraio 2000

Nuvole. Dentro e in cielo.Dormo.

Domenica 27 Febbraio 2000
Diciotto giorni di permanenza a Bhaktapur.Sudan, Yam, Atmaram e Umes ballavano da venti minuti una sfrenata disco-dance nepalina nella sala ristorante quando è giunto Uttam con una buona notizia.Si proseguano le danze!Nessun Guest questa sera.A parte Frenky che scende un piano di scale, entra nella 203 che è la sua camera dei Sogni, indossa il giaccone marrone e si avvia, con Uttam, verso una meta conosciuta.Anche da Te che mi guardi in differita.Attenzione alla testa.! La porta della casa dell’Architetto è stata studiata a misura di Uttam.Stiam seduti in tre senza scarpe e c’è sempre Ganesh ad ascoltare.Ad ascoltare i Pink Floyd.“Another brick in the wall”...: così siamo stati accolti, per buffa magica coincidenza, dal progettista della nostra casa.TIKCHHA’. O.K. Va bene. Complimenti per la musica.Devi solo promettermi di seguire i lavori dal primo mattone all’infinito.Per il resto hai carta bianca.Voglio soltanto scegliere i colori. E un minitrattorino col carretto dai colori sociali per portare su e giù i fortunati Ospiti.7 minuti sul trattorino, 5 in bicicletta o 10 a piedi ed eccoci alla porta nord di Bhaktapur, cinque minuti a piedi da Durbar Square e Taumadhi Tole. Due minuti in bici.Il trattorino fungerà solo da navetta, anda e rianda dalla porta nord (Bus park) della città alla porta sud della Guest-Home senza nome.Smanetto la sintonia del radiolone cinese, c’è radio Mosca che disturba radio Londra.E’ Domenica sera. Porta nord. Porta sud.Cosa avrà fatto l’Inter ?

Lunedì 28 Febbraio 2000
Martedì 29 Febbraio 2000
Mercoledì 1 Marzo 2000
Giovedì 2 Marzo 2000

Il crampo dello scrittore.
Ci vuole “L’allegro Chirurgo”... Ricordi d’infanzia.Per dare energia alla penna e lasciarla correre e andare.A partire dall’ufficio del padrone del “Nostro” terreno per arrivare allo studio dell’avvocato.Lui, il padrone della terra, è uno spettacolo.Ridevamo, io e Uttam, ascoltandolo e guardandolo parlare, un occhio anche al cronometro. Ha pronunciato parole incomprensibili, velocissime e ininterrotte per 7 minuti e 40 secondi. Uttam ha tradotto “Anche lui ha avuto problemi con il vicino”. Poi l’owner ha ripreso il suo discorso. Uttam guardava il cronometro e sorrideva senza mai interrompere. Allo scoccare del nuovo tempo record, 10 minuti di suoni, gesti e rutti...Frenky e anche Francesco sono usciti a fumare una sigaretta perché non potevano più trattenere le risa.Surreale anche l’ufficio, tutto di cemento grezzo con un armadio di metallo verde soldato, una vecchia scrivania, l’orologio appeso alla finestra, la moglie del padrone in un angolo a sorridere, il tea coi biscotti d’annata, una pagina di giornale con la pubblicità della KUKURY CUP di calcio come unico decoro della stanza...a parte me.La mia funzione è solo decorativa, spesso poco intonata.Però mi diverto.Lui parla all’infinito, Uttam traduce una riga, io rido e mi vedo dentro un film allegro di Bunuel. O Bonuel. Chissà ?Stiamo in ufficio da mezzogiorno alle due. Ritorniamo ridendo alla terrazza della Guest-House, sopra Taumadhi Tole, in faccia alla Pagoda dai 5 piani.Una San Miguel beer in attesa degli eventi.Sta per piovere. Chiama l’owner. Sono le quattro e mezza.Si va tutti a Kathmandu dall’avvocato per cercare di ottenere alla svelta i permessi e il mio “Business Visa”...Business Man, ma mi faccia il piacere...Business Man...Con quella faccia...C’è un po’ di Totò in sto’ film di Bunuel. O Bonuel. Chissà...Piove. Dopo 22 giorni da che son qui.Viaggiamo in taxi: io, Uttam e suo padre,Davanti a noi in moto l’owner e gentil signora. Lui casco integrale bianco verde, lei foulard multicolore e le gambe da un lato, come si usava una volta.Piove più forte. Ci accodiamo a una vacca.Penso a Cuba, vicino a Santiago...L’Oriente cubano. Maggio 1995.Nulla da mangiare in paese. Proviamo a casa del sanctero, io lo chiamavo stregone.Con Maykell ci accomodiamo davanti al “Santuario” in attesa di un cibo che forse arriverà. E’ tutto quanto un MIX fra Lourdes e Africa Africa.Ricordo...Adesso mi vengono in mente le parole del sanctero: “Troverai fortuna e felicità, ma non qui a Cuba. Dovrai scavare là dove passeggerà una mucca e troverai il tuo tesoro...”. Ci penso con un brivido, cinque anni dopo e in un altro continente: “Avrai a che fare con leggi e avvocati...”...Continuò lo stregone...Ci penso e ripenso quando varco la soglia dell’ufficio del PRIMO AVVOCATO DELLA MIA VITA.Non è possibile...E’ proprio Lui !!!Massimo , il portiere coi baffi dell’Hard-Core Football Club Milano, si è scurito un po’ la pelle ed è diventato avvocato a Kathmandu. Il mio avvocato.E’ LUI. Però parliamo inglese. E non è la stessa cosa.Dice che bisogna contattare vari ministeri, un notaio, ungere qualche impiegato, pagare due o tre tasse, la parcella sua e del notaio e poi...in meno di 5 settimane, avremo la nostra COMPANY, con il suo bel Capitale Sociale e il nome.IL NOME....Joy&Joint Frenki’s Home Francesco’s Dream Happy Dream Guest-Home Hotel Internazionale Milano (Col prato nerazzurro)

Venerdì 3 Marzo 2000

JOY&JOINT ADVENTURE COMPANY INTERNAZIONALE (J&J A.C.I)
Così, all’improvviso, davanti a tre avvocati, l’owner, il padre di Uttam, la moglie dell’owner, Uttam e un tipo non identificato.E’ solo il nome della COMPANY.JOY&JOINT. Porterà fortuna ?In meno di un mese dovrei avere i permessi e il visto.Fine campionato, finali di coppe ed Europei a Milano. INTERNAZIONALE F.C.

Sabato 4 Marzo 2000

Dicono apriremo le porte nell’Agosto del 2001. Odissea in uno spazio e in un tempo diversi. Diversi da che ?Quest’oggi si festeggia SHIVA.Bhaktapur alle sei del pomeriggio ha spento le luci ed acceso più di mille falò.Cena e serata a lume di candela.Fra le 7 e le 9 in terrazza, a guardare la città dall’alto.Acre odore di legna bruciata, nessuna luce elettrica, pieno di stelle in cielo, centinaia di fuochi...Fumo...Il contorno dei templi e delle case antiche...Decine di ombre che camminano nel buio fra nuvole rosse...Dalla terrazza lo spettacolo, il mistero non è facile a raccontarsi, sospeso fra l’inferno e le stelle.E’ spaventosa la scena sotto di me, è spaventoso il cielo che c’è sopra.Ombre, fuochi, gente povera, stelle. In onore di Shiva.C’è molta magia in giro, questa sera.Si fuma, si suona e si beve in ogni angolo dove c’è un tempio.Questa notte vorrei Sognare, solo per un centinaio di minuti, il derby di domani.Una doppietta del Fantasista.Due a zero per noi. Internazionale.Sto ascoltando il CD “Buddhist Chants & Peace Music”, il bestseller di qui.Lo puoi ascoltare in lontananza quasi ovunque passeggiando per il centro di Bhaktapur.Chissà che non porti fortuna a RobyBaggio, il Fantasista Principe...se l’allenatore darà il suo benestare.Continua ...???...

4 luglio 2005

Sono trascorsi 5 anni, e 4 mesi......Dal 4 Marzo del 2000...Il Piccolo Hotel si chiama Planet Bhaktapur, parodiando Planet Hollywood...per prendere un po’ tutto col sorriso.Tre anni e mezzo per costruirlo, apertura ufficiale il 18 novembre del 2003. Un socio in più dal 2002, si chiama Yam ed era cameriere nella Guest-House dove alloggiavo e scrivevo nel 2000. Sei sorelle e due fratelli...un altro socio senza rupie. Persona meravigliosa.Il 4 Marzo del 2005 Uttam se n’è andato. Alla svelta. Contro un palo con la moto. E ci ha lasciati soli, appena dopo il risveglio del nostro sogno...alla vista dei primi viaggiatori di passaggio da noi.Proprio quando Paola mi diceva che forse avremmo potuto lavorare insieme. Ora Uttam ci aiuta dal Cielo, Paola fa il suo da Terrestre.Il sogno è sempre lo stesso. Turisti “Buoni” da accudire come “Amici” nella speranza che qualcuno, qua e là, al ritorno in patria adotti una Famiglia nepalina a distanza...senza intermediari. Quello che serve a me a a tutti gli Amici dello Staff (provengono tutti dalla guest-house dove alloggiai nel 2000) è arrivare al pareggio alla fine di ogni mese. Cosa assai ardua, di ‘sti tempi, in Nepal.Noi ce la metteremo tutta, coi nostri limiti a darci energia.Io sarò presente, quasi sempre, a Planet Bhaktapur. A Milano ho dovuto affittare la mia magioncina per arrivare al pari in quel della Kathmandu valley...manco fossi Mister X Mancini...A disposizione di tutti quelli che ci verranno a trovare. Io sogno “Belle Persone”...e prometto, anche a me stesso, un Pianeta di sorrisi.Dentro una valle da scoprire e da vivere a passo lento. Meravigliosamente.
Benvenuti a Planet Bhaktapur, Benvenuti in Nepal. Chissà mai che riusciremo a vincere una Pace, almeno qui.
Dove c’è un tesoro nascosto per tutti. Trovare per credere.Namaste...o...con maximo rispetto...Namaskar !
2000/2005
Il "Pagliari" nel Pallone

Primo tempo


Ohila`, fatti un giro a Milano...una domenicamattina, che fa tanto "festa". Ti porto dentro una Fiat 500 rossa modello Superferrari con tanto di tettuccio nero decapottabile, se c'e` nebbia ti alzi in piedi a mo` di piccola vedetta lombarda. Andrete un po avanti e indietro fra i corsi e nel tempo, e` una macchina anomala la sua. Dietro galleggia fra le borse il solito pallone che, in ogni periferia del mondo, rotondo tondo non lo trovi mai. Ce ne sono da cento kili, con gli spigoli...quelli che ma dove zacco hai lasciato l'ago, quelli che si perdono dopo un bel tiro al volo, quelli che non rimbalzano piu`. Ne trovi altri che sono cuciti a mano, con amore, dai bambini. Nelle periferie piu` lontani, con la i. Brillano i palloni d'oro e si progettano mongolfiere di platino, perfino. A volte capita che i palloni scoppino. Lui ne ha sempre tenuto almeno uno in macchina. C'e anche adesso, te l'ho gia` detto...E` finito sotto le borse al tuo fianco, adesso che ti sei seduto dietro anche Tu. Davanti, alla guida, c'e` lui...L'oscuro "Pagliari" detto dagli amici "L'asceta del gol" e dagli sciocchi "L'inventore della Supermoviola in campo". Al suo fianco, alla destra del padre, c'e` il figlio...Lui lo chiama Cucu`. Piu di mezzo secolo in due, in aggiunta alll'eta` del pallone, uno strano oggetto ovoidale modello sancte spiritu de sancta maradona...Quel pallone li` il Pagliari non lo perdera`, non l'ha perso Mai. Mai. E non perderlo Tu.
Brm brm brm...Che rombetto ragazzi, sono le sette e il Pagliari ha messo in moto la macchinetta. Vai tranquillo Tu li` dietro e, se c'e` nebbia, alzati e metti fuori la testa.
“Ti ho mai raccontato di quella volta che l'arbitro Cornino non vide il piu` bel gol della mia Vita ?”
“Pensa a guidare, papi...Muoio di sonno, ogni domenica sto gol...Che palle”
“Ne ho fatto uno solo, annullato”
“Lo so, papi, lo so...La tua squadra di prima, la milanodabere e da fumarsela tutta, gli amici e che amici, il pallone, la solita nebbia...Azz...Attento al Tir che senno` col cavolo che ci arriviamo al campo Colombo, in via del Cardellino”
“E senza di noi i nostri sono capaci di vincere...Ohi...Oggi lo schema sin problema eh ? Tu parti come un razzo sulla fascia piu` libera e io...”
“Oggi mi tocca stare in porta, la moglie del "Piloni" gli ha dato l'ultimatum...Ancora una fuga all'alba della domenica e il matrimonio...Finittto...”
“Anche tua madre s'e svegliata storta, stamattina. Basta divise da lavare, non sono la vostra serva, se mi portate a casa il solito sacco pieno di maglie e calzettoni infangati non verro` mai piu` a fare la guardalinee...menate da mamma lavanderina...Non sono una lavatrice, ha detto”
“Povera mamma, mettiamole su una bella lavanderia tascabile cosi` non ci secca piu` !”

“L'arbitro Cornino dirigeva una indecorosa lavasecco a molle dalle parti di Baggio, quel quartiere che e` quasi piu` popolare del beneamato campione...Dormi...? Febbraio 1989, la nostra Inter si avviava alla conquista dello scudetto dei records...”
“E alla conquista del record degli scudetti persi uno dopo l'altro…”
“Non son cose che si dicono a tuo padre, intesi ?...Dormi !!! Come ti chiami, passeggero che sorridi ? Non importa, lo sai. Lasciamo dormire il Cucu` e, se vuoi, la partita F.C. Hard-Core 1979 vs Derby Bresso, diciottesima giornata del campionato ArciUisp 88/89, la racconto a Te. Guarda che vado avanti eh…”
“Guarda avanti e racconta, porc... il Tir di prima...Stai Attento !”
“L'arbitro Cornino era stato chiamato a dirigere la classica della sfiga, lo zero a zero assoluto...Non credere a chi dice che gli zero a zero rispecchino la Perfezione nel calcio...Gianni Brera, adesso che puo` vedere tutti noi pasionari dall'alto, lo sa bene....Durante un Hard-Core vs Garabombo del 2000 si abbatte` un fulmine a centrocampo. Nessun danno agli assenti, le squadre si modulavano lunghe e ben distese...Apparve Brera da dietro la porta del cielo, col vangelo del calcio nella mano destra e con un fulmine di riserva nella sinistra...Manco` il "Piloni" per un pelo. E lo zero a zero fu salvo. E a noi parve una partita bellissima, un risultato importante. Al cospetto di Brera, per quanto indignato anzicheno”
Poti poti poti, pepe`pepe` pepe`
“Svegliati Cucu`, ci ha sorpassato il “Piloni” !!!…Mannaggia a lui…E’ fuggito dalla moglie anche stavolta…La si sente urlare fin da piazza Napoli. E sono tre i matrimoni lesionati dalla passione per il calcio, tre in tutta la rosa…Svegliati Cucu`, oggi giochi sulla fascia !!!”
Pit pit pipit
“Uei Pagliari, abbassa la finestra…Ha telefonato il Mao, dice che il Cubo, il Torpido e il Muto sono stati intercettati dalla volante pulotta ! Vogliono portarli dentro, li accusano di leso calcio e di progettare nuovi attentati ai danni di ogni tipo di schema. Non vengono, siamo in 9, sbandieratrice compresa”
“ Dieci con la “Sbandiera”…”
“Nove, il Mao s’e` beccato la peste…M’ha detto di dirti cosi` !…Faccio un giro di telefonate al volo e mi brucio la ricarica del cellulino !”
(Memoria storica, oggi che ci sei su Tu questa 500 viaggia nel 2000, una volta i cellulini non c’erano e ogni convocazione in extremis diventava un’impresa epica)
“Io me la ridormo eh, papi. Io in otto non gioco !”
“Siamo in nove !”
“Con te…”
“Dormi che fra 33 minuti arriviamo al campo…Come va` li` dietro ?”
“L’arbitro Cornino dove l’hai lasciato…? Torniamo a prenderlo, nel febbraio del 1989…Attento !!! Zacco, e` la terza volta che passiamo sotto allo stesso Tir !!!”
“Le due compagini al gran completo entrano in campo agli ordini, si fa per dire, del sig. Massimo Cornino da Baggio. 1989 e Campo Colombo, quello dove giocheremo anche oggi 2003 insieme a Cucu`. Il Terreno insidioso, appena meglio di quello del Meazza, consente alla grande di “dare la colpa al campo”…Una manna per noi brocconi della domenica mattina…Quel giocatore del Toro (memoria-nomi zero) che saggiamente scavo` la buchetta anti-rigore bianconero, dovrebbe venirsi a vedere il dischetto del campo Colombo…Con un pezzettino di gruviera sopra e la trappolina incorporata per rigoristi ingordi. Ma ci sono cose che in serie A non le hanno ancora imparate. Intanto, sempre al Colombo, le due compagini al gran completo si stanno cantando addosso ogni razza di inno e i due capitani si scambiano i primi complimenti a centrocampo, sotto lo sguardo gia` spento del povero direttore designato.
Unico il solito spettatore, ma enorme. Chi lo conosce lo sa chi e` il “Serafino”…Il nostro mitico Supertifoso. 160 Kili di ingordigia e un bel pallone al posto della faccia; ci seguiva ovunque, come fossimo la sua nazionale del cuore. Ci seguiva, il “Serafino”. Mi dicono che non c’e` piu`. Pare abbia raggiunto in cielo il suo predecessore d.o.c, quello che seguiva la nazionale italiana in ogni dove con la sua valigia di entusiasmo e la pastasciutta buona buona nei sogni. Sembra che mangi di tutto, il nostro Arciangelo “Serafino”, anima rossonera… Alla stessa tavola di, Gianni Brera e Rececconi…Perche` il “Serafino” pianse disperato quando il Rececconi, mascherato da Platini per l’occasione, si prese un colpo in testa da un gioielliere qualsiasi.” (Nota dello scrivente, a margine: dopo aver dantescamente messo in paradiso il nostro “Serafino”, il crampo dello scrittore mi attanaglia da giorni…Pare che il “Serafino” goda di ottima salute terrena e in questo periodo vada alternando luridi gesti scaramantici a rituali di Supermagia rossonera che, duole constatarlo, hanno lesionato non poco il mio cerebro che, gia` lesso, ha perso anche una esse. Attento “Serafino” che se ne perdo un’altra divento un leone latino e ti mangio bonariamente, vivo oppure no).
“Pagliari, sento delle interferenze…Torna a centrocampo a fine anni ottanta per il calcio d’inizio dello storico incontro F.C. Hard-Core 1979 vs Derby Bresso… Sento il Cornino fischiare”
“Ti parlo al presente eh, ma stai attento…Siamo sempre nel 1989 quando…Fischia il Cornino e una bufera si abbatte immantinente sul rettangolo della sfiga. Tutti aprono il proprio ombrello, biancorossi gli ombrelli hardcoriani, bianchi e brutti quelli di quelli del Derby. Nero e sporco quello del signor Massimo Cornino da Baggio, il popolare quartiere con tanto di ospedale militare, tanto per gradire…I primi tre minuti passano via lisci. Solo slim slam Mancini, la nostra aletta che non lotta, ha leggeri problemi e volteggia sulla fascia, ma dieci metri pu` su, vittima di una corrente ascensionale e dell’ombrellone gigante che gli ha prestato il “Serafino”. Nessuna azione di rilievo, una sola imprecazione altisonante, peccato non potertela riferire (è coperta dal segreto istruttorio). All’improvviso un triplice fischio, quasi quadruplice, e non e` il suono del Cornino. Uella…mannaggia…e` arrivato il Montalbano, astutissimo commissario di campo inviato dall’ArciAia per controllare l’operato dell’arbitro peggiore del mondo impegnato a dirigere la partita peggiore della storia. “Via quegli ombrelli, subito, chiudeteli fuori dal campo !!!” ‘Sto zacco di Montalbano…”Perché`”, gli faccio, “Non vede che piove ? L’ombrello e` adatto alla bisogna…E poi il Signor Cornino ha controllato l’Arciregolamento. Nulla obstat !” Montalbano e` irremovibile, e forse non sa di latino…Palla a due. Cornino sta per scodellare. Il Muto e “Mastino” Caleppi si fronteggiano ringhiosi, ogni pallone e` fondamentale in ogni incontro Hard-Core vs. Derby Bresso. Cornino scodella. Splash. La solita pozzanghera di colla, e` una sola ma si sposta dappertutto ed e` tipica del campo Colombo di Via Del Cardellino, addirittura luccica quando gioca l’Hard-Core. Montalbano fa segno a Cornino di andare avanti e se ne va, lasciandoci in balia dello sventurato direttore di gara designato”
“Ascolta Pagliari…si fa sera e sono passati solo tre minuti, per giunta senza azioni di particolare rilievo…Attento al Tir…Che zacco fa…Ci tampona in retromarcia !?!??”
”Non agitarti che si sveglia Cucu` ! Dai che fra 18 minuti siamo al campo, se mi interrompi non faccio in tempo a finire il racconto !”
“Papiii, a che minuto sei arrivato papii ? Finito il primo tempo ? Il tuo non gol l’hai gia` raccontato ? Attento !!!! Una buccia di banana sulle strisce !!! Freeeeeeeeenaaaaaa !”
“Hiiiiiiiiiiiiiiii….Frenattto !!! Gran macchinetta la nostra SuperFerrari 500 rossa !!!”
SBAMMETE, SBUM, SPIffff…Il TIR. Da dietro. Io sono voce fuori campo, adesso. Del Pagliari, di Cucu` e anche di Te che stavi seduto proprio li` dietro…E` rimasto solo il pallone, quello che il Pagliari non aveva perso mai, proprio mai. E che dicono sia morto con lui.
Finale tragico ??? Mavala`…L’incontro F.C. Hard-Core vs. Derby Bresso del Febbraio 1989, sospeso al terzo minuto dal commissario Montalbano per 22 ombrelli aperti in campo (+ uno 10 metri sopra la fascia) e apparentemente terminato un minuto dopo in una pozzanghera di colla luccicante…Riprendera` alla prossima puntata.
E, tranquillo…A mo` di “Serafino” anche il Pagliari, Cucu` e perfino Tu, passeggero del sedile di dietro…col cavolo che siete in Paradiso…





Secondo tempo


”Paglliari, dove zacco attacco lo spinterogeno, al tramvai ?!?”
“Papi, il clacson e‘ finito dentro al pallone, sotto il sedile di dietro che sta al posto del tettuccio decapottatato ! Tu pensa, una partita tutta clacsonata…Ogni tocco un potipoti del pallone che, se c’e‘ un gol, fa potipotipooool !!! Tu pensa…”
Lasciamo il Pagliari alle prese con la sua Superferrari rotta, con due t al posto delle esse. Con due t che sembrano croci, sans comic. Lesionata lei come lui, la 500 rotsa Superferrari. E Fiat.
Luci al campo Colombo, non son quelle di San Siro a due passi. Come ogni domenica mattina San Siro riposa sveglio e a fari chiusi; vive la sua attesa, ripassa un bel sogno. Inter/Ascoli e‘ li‘ pronta per Lui, sara‘ un 3 a 1 facile, ma il santo ancora non lo sa. Manco gli passa per la capoccia, al santo capoclassifica, di venire a dare un’occhiata a F.C. Hard-Core vs. Derby Bresso, qui dove e‘ appena passata la bufera, e comincia il temporale. Qui dove si gioca un calcio alla rovescia.
14 anni dopo, che e‘ adesso e abito un mondo a parte, mi capitano davanti in Tv immagini di calcio dritto: trattasi di prepartita, derby di coppa Italia. Viste e considerate le pre-botte la gara sembra essere di capitale importanza.
Scappo nell’89, sempre Febbraio e‘. Qui, al Campo Colombo, dove si gioca IL Calcio. Il calcio figlio di un dio minore, che non si chiama Piersilvio e non gli assomiglia neanche un po. (Il gol della Roma, dodicesimo minuto, 14 anni dopo)
La pozzanghera di colla segue passo passo e con una certa qual dose di ostinazione lo spaesato arbitro Cornino che non si decide a riscodellare il pallone. Siamo sempre al terzo minuto, da 33. Cornino antesignano di Collina ? L’intervallo piu‘ lungo della storia del calcio non s’e‘ svolto a Perugia ? Levatelo dalla testa, spettatore del gradone di dietro. E scusami per tutti ‘sti 23 ombrelli. E’ il Montalbano che mi ha detto di custodirli; il corpo del reato, sai…Quelli dell’ArciAia vogliono fare fuori il Cornino. Ohi, guarda che non perdi niente se non vedi…Ti sgocciola tutta la bufera sui piedi ? Dai su, non fare il difficile. E goditi sta partita che Massimo Cornino ha risolto il problema della palla a due e della pozzanghera di colla ! Scodellera‘ verso l’alto, il Muto e il mastino Caleppi giocheranno a chi la prende di testa per primo ! In quel preciso istante Cornino ribaltera‘ la sua clessidra, e sto fatto della clessidra e‘ un’altra cosa che quelli dell’ArciAia, commisssario di campo Montalbano in testa, proprio non riescono a digerire. Si sussurra sia un regalino di Sensi, vero e‘ che il Cornino ne va orgoglioso.
(Il palo di Chiesa, la palla si e‘ stampata li‘, parola di Cucchi e di radiorai2003, al quarantunesimo minuto del derby di coppa Italia).
Guardalo il Massimo Cornino. Eggia‘, gli ombrelli ti impediscono una corretta visuale…Te lo faccio vedere io. Guardalo li‘: clessidra nella sinistra, pallone nella destra, fischietto fra i denti e cartellini non ti dico dove -ma e‘ dove il Commissario Montalbano avrebbe voluto riporre tutti i 23 ombrelli, e tutti al terzo minuto- il signor Cornino proprio adesso scodella il pallone piu‘ in alto che puo‘. Il Muto e il ringhioso mastino Caleppi saltano. L’ambulanza dell’ospedale di San Carlo, vicino di casa di San Siro, si e‘ gia‘ messa in moto. Solo un tremendo impatto potrebbe coprire il suono della sua sirena e il tremendo impatto, questa non te l’aspettavi caro spettatore poco vedente, non avviene. Il derby F.C. Hard-Core vs. Derby Bresso riprende regolarmente, ahime.
(Raddoppio della Roma, quarto del secondo tempo, missile terra-aria di Emerson che si e‘ stampato -Parole di Cucchi- sotto la traversa ed e‘ finito dentro)
Quarto minuto anche al campo Colombo in via del Cardellino, un tempo e 168 mesi prima. Altro che coppetta Italia qui dalle parti di Baggio !
Il Pagliari tocca il primo pallone di fino, sbucciatina deliziosa di esterno collo sinistro (Il Pagliari ha due teste) a servire l’arbitro Cornino, tanto per farselo amico. Cornino si scansa e scivola, La pozzanghera di colla lo attendeva implacabile. Gli si inceppa il fischietto, la clessidra si fissa di sbieco nel terreno, solo i cartellini sono in salvo (La Lazio accorcia alla mezz’ora, Fiore da 14 metri).
Al quinto minuto riprende il gioco, una serie interminabile di passaggi a centrocampo viene interrotta al primo. Il Pagliari, allenatore in campo, si agita e non ride piu‘. “E‘ il derby ragazzi, il Derby Bresso ! Cattivi, vi voglio Cattivi !!! Renato passala ! Renato muoviti ! Renato la fascia e‘ tutta tua ! Zacco Renato ! Piccirillo alzati dalla panca, Vaff…Renato…Piccirillo entra dentro tu !!!” “Ma zacco Pagliari, come si fa a sostituirmi al quinto minuto ?!?”
“Signor Cornino…Cambio…Va fuori il 7 ed entra il 13. Visto Renato come si fa ? Lottare ragazzi, lottare con ardore, mica come Renato !!!”
“Vaff…Pagliari” “Signor Cornino, per favore espella il neopanchinaro, tiri fuori il cartellino rosso e glielo ficchi sotto il naso, che ne senta l’odore…Incredibile…Vaffan a me…E dopo solo cinque minuti di gioco !!!”
(85 minuti e 14 anni piu‘ avanti, alla fine del recupero e‘ finito il derby della Roma…Ed e‘ finita la seconda puntata qui dal Campo Colombo di Via del Cardellino, vertice di un triangolo irregolare con Baggio e San Siro).
Terzo tempo veloce, in omaggio al baloncesto !
“Signor Pagliari…” E` il Cornino che parla…”Avrei gia` espulso l’irriguardoso e abulico Renato, solo che non riesco a tirar fuori il cartellino dal –ma non dice cosi`- taschino sul retro. Signor Pagliari, o mi aiuta lei o sospendo la gara per altri 25-30 minuti e vado a togliermi la colla di dosso, giusto il tempo di una bella doccia e una fetta di panettone col the…Se vuole favorire…”
Perche` fai quella faccia, amico spettatore del gradone di dietro a me e ai nostri ombrelli ? Fischio` il vento e volo` via il gruviera che stava sul dischetto e il dischetto ti e` finito in mezzo ai denti insieme alla trappola per rigoristi ingordi ? Non sono cose che capitano a tanti. E non sono partite che si vedono tutti i giorni, peccato tu abbia tutti questi ombrelli aperti davanti ! Detto per incisivo, sembra incredibile come il dischetto e la trappola tutta possano averti colpito fra i denti nonostante la lunghissima barriera che ti copre.
Hai visto o no che il Cornino e` tornato negli spogliatoi ? Si riprende fra una mezz’oretta di clessidra.
Se stai buono nel frattempo ti racconto della volta che il Pagliari ha deciso di appendere “Il Pagliari” al chiodo, dalla parte delle scarpette.
Tu dimenticati gli ombrelli: e` una mattinata di giugno, una mattinata talmente blu che a Milano si vede un po di azzurro. Un mini pullmino verde verde metallizzato col tettuccio bello spalancato, modello SuperSubaru libero, si muove circospetto alla ricerca dell’autostrada giusta. Docili docili lo seguono altre sette vetturette, di ogni foggia e motore. Col Pagliari sul suo pullmino viaggiano I palloni, I numeri, I cartellini, le tre mute di maglie-calzoncini-calzettoni in gran spolvero, la musica e, ad occupare la fila centrale per non sbilanciare il mezzuccio, l’immancabile ed enorme Serafino, allegro come Serafino e tutta la Hard-Core sanno essere alla partenza per l’annuale torneo quadrangolare di fine stagione, la champions league hardcoriana in euforica trasferta fra I monti e I laghetti della Val di Ledro, quella dove si beve, oppure no, il Pico Rosso ! Dopo ti dico cos’e il Pico Rosso e anche dov’e` la verde valle, nel caso tu non sia bravo in geografia applicata al calcio. E se non ti intendi di “non” vini.
Piano piano ci arriviamo a Molina di Ledro, abbiamo tutto il tempo…Mi sa tanto che il Cornino avra` il suo bel da fare a scollarsi I cartellini dal retrotaschino e, del resto, un match Hard-Core vs. Derby Bresso come quello che sta per riprendere val bene una spasmodica attesa e un dischetto spaccadenti in bocca. Direi che e` di rigore farti sospirare. E poi, dai, 5 minuti te li sei gia` goduti…Si…vabbe`…gli ombrelli…Prenditela col commissario di campo Montalbano; adesso se n’e` andato ma qualcosa mi dice che tornera` quanto prima…





Terzo tempo...In omaggio al baloncesto...

“Mister Marcello Trapacchiiiiiiiiii….e` la voce della tua redazione che ti chiama !!” “Chi mi ama ???””Orsu` Trapacchi, sveglia ! Al lavoro !!!”
Ahn, la voce del padrone…dove zacco ho messo la Pagliari's adventure, se la sara` mica mangiata Gonzales insiemealriso…Speedyspeedy…
”Ohibo` Cara Redazione, sono qui fra topolini e topastri e non e` un cartone animato, per dirla all' antica. Gonzales e` un real divoratore nepalitano di riso, del riso che si mangia (+ o -) tutti (+ o -) volentieri…Ogni oggi e anche domani, mannaggia alla amatriciana…Aggiungici il fatto che da due settimane vedo CNN dal satellite asiasats fig17 e li` c'e` sempre Giorgino, insieme a Silviolo talvolta,,,B&B…A letto e a colazione…Un reportage di guerra dopo l'altro, poi una buffa provvidenza ha fatto saltare in aria qualche bin laden (barile pieno…trad.letterale…sigh…) di petrolio proprio a New York e l'attenzione si e` spostata un attimo fra il fumo, quello sporco e nero…Sara` mica stato Ali O` Babba` anche stavolta ??? (Un pensiero e una laica preghiera per I due lavoratori del petrolio vittime innocenti della provvidenza sopraeccitata)Questi B&B in parata, questi ed altri assassini del sorriso e di ogni sua reale e sincera possibilita`, fanno male al Trapacchi e coprono di malinconia ogni abbozzo di risata fra le righe.Quante volte, Giorgino, Tu o il tuo papa` o il tuo nonno, perfino, avete stretto la mano ai vari Aziz sparsi (da Voi) qua e la` per il mondo ? Un giorno Gheddafi e` il nemico numero uno, il giorno dopo e` il numero uno della Fiat…o della Juve…o della Superferrari, perfino…Un giorno si vendono ai vari dittatorelli da Voi prefabbricati le armi da Voi costruite (Giorgino, chi le fabbrica ha legalmente pagato miliardi di dollari la tua campagna elettorale -VIVA LA DEMOCRAXIA…eheheh- bisogna pur vendere le armi e le sostanze chimiche che si fabbricano…o no ?)…Un giorno…quel giorno li` un Aziz qualsiasi e` iraqueno, domani lo chiamate Al Ziza ed e` iraniano…poi chiedete ad Aziz o ad Al Izaz o a Bin Bin Uno e Trin Bin Laden e magari a Bim Bum Bam Saddam di distruggere le armi vecchie…ce ne sono di nuove da piazzare…Magari anche in Africa, vero Francia innocente ? Dall'Algeria alla Sierra Leone li` e` il regno della Francia. Il piccolo e tenero Belgio vende fucilotti qui in Nepal…Perche` di Guerre in giro giro tondo ce ne sono piu` di una settantina. E tante paci sono dittatoriali, e tante democraxie sono truffe.Un mondo sopraffatto.Bisognerebbe marciare ogni giorno per strada…bisognerebbe cambiare la strada dove marciare e spostarsi, muovere gambe e cervelli, incrociare milioni di braccia utili solo a…Braccia utili a produrre che ? Per chi ? Da quando ? Ohila`…Roma antica…Storia tutta…una sequela di Giorgini e Silvioli, da Giuliolo Cesare a Cesarone…Cesarone Maldini, ovviamente. Che c'entra Maldini ? Sono o non sono il Trapacchi ? Gelosie e invidie professionali.E l'associazione (a delinquere ?) Cesarone-Previti non l'ho pensata Io, sia ben chiaro !Di guerra in guerrotta la Storia …Banda B&B, quanto costa arruolare la Turchia ? Un anno fa non ci raccontavate del pericolo musulmano ? I curdi eliminati in Turchia sono meno o piu` curdi dei curdi eliminati in Iraq ? E quante armi ha l'Iran ? I missilotti iraniani volano per piu` o meno di centocinquanta kilometri ? E e e eheheh…
Ehehehe e si marcia, e si fermano treni carichi carichi di illegalita` armata legalizzata…Si fermano..? Mavala`…Se si fermano e` per mettersi in posa, poi ripartono carichi carichi di…Ripartono appena finito il TG dove in posa, piu` o meno consapevoli, ci finiamo anche Noi protestanti.Altri, fra questi nostri Noi, frattanto, collaborano a costruire I cannoni viaggiatori (Inter rail Pass ?) Operai. Fabbricano armi per uccidere. Complici. Fra Noi. Fra I tanti esempi di complici. Fra Noi. Allora…Dove metto la vite alla vivace minella valsella antivita ?O si cambia dalla base, o ci si rivoluziona dentro e li si smolla da soli tutti i fabbricanti d'angeli…Otherwise ogni marcia diventa marcetta e si fa inutile, suona fasulla.Quante Nike che ho visto passare, qui dalla parte povera dell'Asia che le produce, marcianti in favore dalla pace in Europa (+ di 70 guerre dimenticate altrove, per stare terra terra)Ogni possibilita` di vittoria, finita sotto ai piedi. Il significato profondo e maleodorante di una scarpa comoda.Se non si esce dalla loro logica……Loro chi ? Loro loro…quegli altri…Loro chi, Noi cosa ? Loro Noi ? Mavala`…Ma dai…”
“Ohibo` Trapacchi, non fare lo stronzo checce dai da pensa`… Rimetti in moto il Pagliari che c'e` in Te…FACCE RIDE !!! Stacca la colla al Cornino, prepara il pane a Serafino e ingrana la Quarta puntata…dov'eravamo rimasti Mister ?”
Beh, ordunque…mi ricompongo…Ci vuole il giusto tempo. No, non mandatemi gli ispettori…Ho visto aggirarsi qua attorno il cane Rex con la sua lavatrice preferita…Perche` ? Non vi bastava il commissario Montalbano a giocare a pallone col Pagliari ? Cara redazione, bagnatissimo spettatore del gradone dietro gli ombrelli aperti a Te davanti, la partita e` ancora lunga…Anche se e` gia` stata decisa.Dal solito errore arbitrale. Parlo di F.C. Hard-Core vs. Derby Bresso nel febbraio 1989. Ovviamente.
No… non giocava AlZizouNeanche per finta.


Mister Marcello Trapacchi (con la COLLAborazione di Candida Cannafo` e tanto di SUPERvisione)…L’anno il 2003, nel febbraio dell’89…o Viceversa.
1977/1984



Si è costruito
un ponte di frasche
sui sogni
Non è cambiato
OGGI
Non cambierà
Stesse dita
stesse cose
da dire domani
E
dopo il buio
Luce
di chiaro di luna.





Non c'è bisogno
bisogno di parole
di sogno
per un pezzo di carta colorata
venduta per niente
a un viandante
per viale Ricasoli
senza ricordi
e allegrie
passate
come pomodori troppo rossi
agli occhi del poeta
fatto
a pezzi
in un disegno
di incubo raggiunto
nello status quo ante
dove funzionavano le mani
per dar retta al cervello.
Dov'è l'uscita ?
Due passi indietro
due avanti
giravolta
inchino
Clap.





Giunge e cammina piano
e non so il perchè
di un attimo diverso
che si ripete
e torna indietro
piano
come il sonno della luna.
Torna a casa
Fin che sei in Tempo
Ma è arrivato senza bussare
e ho detto basta ai sogni
basta alle parole
basta ai perchè
e ho detto
all'amore
che non credo ai sorrisi.
Torna a casa
Hai poco Tempo
E il morso di una vipera
fa male
come quello d'un cerbiatto
per non dire di cani e gatti
se credi
alle apparenze
di baci sul tuo sangue.
Torna a casa
Non c'è più tempo
Giunge e cammina piano
dove il Tempo non c'è più
dove la luna s'è svegliata
dove i sorrisi sanno di baci
dove ci sarò
io
e sarà casa
nostra.
Ma . . . Dove sono le chiavi ?






Qui
va tutto bene
Qui
il Catanzaro è in vantaggio
Qui
sta male mia suocera
Qui
muore un'aquila
Qui
nasce un bambino
Qui
vivono i carcerati
Qui
è saltato tutto
Qui
il pieno costa meno
Qui
un vecchio è solo
Qui
una donna piange
Qui
il Brescia ha raddoppiato
Qui
c'è un feto che puzza
Qui
si consiglia la cravatta
Qui
è sepolto Mussolini
Qui
è appena passato il tram
Qui
l'arbitro ha annullato
Qui
hanno sparato a un ladro
Qui
è caduto un albero
Qui
avevo perso l'orologio
Qui
il pubblico rumoreggia
Qui
ho visto la morte in faccia
Qui
il mare è calmo
Qui
nevica piano
Qui
Napoli esulta
Qui
il telefono è occupato
Qui
non si deve scaldare il banco
Qui
è caduta una stella
Quì
ho sbagliato l'accento.






Amsterdam sono tanti colori
e case storte
e vicoli bui
e piazza bastarda
e foglie
di insalata al formaggio
e locali
fatti
di birra e paranoia
I colori
sono spruzzi di luce sui canali
per nascondere i topi
sommersi
Serpente incantatore
di gente straniera
forse strana
estranea
certo
alle grida di lotta
che salgono dai Tuoi muri . . .
. . . Storti . . .
Un pacco fatto male
un posto dove le storie
si susseguono
e si incrociano
alla velocità dei tram
che non si fermano mai
e travolgono
i pacchi dei turisti
E' davvero tutto colorato
colori trasparenti
vernice lavabile
con un soffio di vento
ben assestato
Vorrei lasciarti
qui
nuda e vulnerabile
senza lo slip variopinto
finalmente chiara.
Fragile io
fragile come l'impressione
di gioa di vivere
che lasci
a prima vista
ad occhi semichiusi
che non vorrebbero
mai
aprirsi su Te
al mattino.






La luna nel pozzo
è solo in una poesia
che Alfredo
avrebbe
studiato a memoria.
Ieri
nel pozzo
soltanto una tavoletta
e una vita bambina
a parlare con Nando
a scivolare
Via
dalle mani di un Angelo
fattosi Uomo
inutile
Su
Giù
Su
Giù
Su
Giù
S . . .Giù
Molla la bianca
tira
molla
tira 5 centimetri
Una volta
con la morte
si giocava a scacchi
Ieri
una partita
di tiro alla fune
Fino alla fine
E ogni Fine
è sempre una sconfitta
Ora c'è il fango
a chiuderti gli occhi
e non le mani
di tua Madre lontana
Lontana 30 metri
E vorresti un gelato alla frutta
e che arrivasse Mazinga
Ti hanno regalato fiabe a colori
ma non hanno dipinto
il tuo nero
Solo
in mezzo ai tuoi sogni
sei caduto
in una curiosità troppo curiosa
di Te
Troppo profonda
per sbatterla in faccia
a gente
che non può capire
e piange
la tua solitudine
e se ne innamora
impaurita
fino quasi a desiderarla.
L'ultimo sogno di tua Madre
è stato vederti scivolare
piano
nell'acqua
e poi vederti spuntare
come un fiore
sulla spiaggia di Ostia lido
E correre correre
correre verso il Futuro
Quello che ti ha rubato
dio.





Se il cielo diventa rosa
e il cuore non trema più
non può essere che
un sogno
venti minuti di azzurro
dentro il cervello e negli occhi
mai così ciechi.
Non sbagliare fermata
amico colorato di bianco
scendi dal filo
prima che il bianco
il rosa
il cielo
il filo
ti si spezzino negli occhi
nel cervello
nei sogni
e ti spezzino il cuore.
Perchè nel paradiso
c'è un mondo di nebbia
dove nascondersi ha senso
solo per dio
che ha paura di Te
delle tue bestemmie
del tuo pianto
delle tue verità
scoperte
giorno dopo giorno
guardando
oltre lo specchio
cercando
un fiore nuovo
da tenere in Vita.






Ascoltami, sorridimi
ma sentimi
Incongruenze appese
a una fila di mani
vuote,
aperte.
Come l'immagine
non va
oltre lo specchio
e ritorna indietro
tipo
pugno in un occhio
così lo scrivere
non va
oltre lo spessore
e ritorna indietro
come un oggetto
smarrito.
Ma mi dispiace
che hai dovuto pulire
il pavimento dal miele
e
forse
vuol dire
che ti voglio bene.





Forse è anche inutile
oltre l'attimo di gioia
correre dietro alle stelle
che cadono e tornano su
Accendini difettosi
una fiamma ogni lacrima
e
per le insegne del cinema
il prezzo da pagare è troppo alto.






Prima volta impazzita
sulla spiaggia in Sardegna
cornice per due margherite
nate e appassite in un urlo.
Ora le tue mani sono già diverse
e mi toccano senza curiosità
Masturbazioni annoiate
del sesso e del pensiero.
Notte di stelle cadenti.
E io che volevo un bambino.





Bisogna cantare
quando manca la voce
Alzare gli occhi
spostare i capelli
e guardarti in faccia
mentre i pensieri si perdono
cercandone uno tuo
e i tuoi occhi restano chiusi
o guardano da un'altra parte.






In un angolo della Piazza
dormono in tre
senza sogni
in un luglio freddo inverno
per tre cuori affittati
alla Strada.
E' passata una donna di polvere
è rimasta un Isolato più in là
in cerca di gente
in cerca solo
di una solitudine diversa
dove ogni abbraccio è sempre una
sorpresa
e i cucchiaini sono vuoti di fragole al limone
senza zuccheri.
Solo i piccioni tubano ancora.


Pensando a un aquilone
e a un raduno di classe:
revival che guarda indietro
e finisce in allegria.
Finisce lì,
a ricordi consumati
Con un domani dimenticato.
Senza bisogno di sogni nuovi,
soltanto un incrocio di occhiate
forse inutile, forse bello
Come un aquilone
Avrei voluto esserci
ma non ho pronto il vestito.
Vi mando i miei baci.





Cielo a pecorelle fitte fitte
punteggiate di stelle
nei piccoli spazi blu
E una luna piena, forte,
circondata dalle nuvole
E' come un occhio
un occhio di cielo blu notte
con una pupilla di luna.
La luce della luna
fra il blu e le pecore
diventa arcobaleno.
Colori sfumati
come tanti volti
indefiniti
ai margini del cervello.
Una luna così
in un cielo così
in una notte così
forse
è un regalo di Dio.





Forza è in un fiore
in un braccio spezzato
in un occhio sbiadito
nel pianto di un Uomo.
Raggio laser di lacrime felici:
luce nella valle dello sparviero
pace nel cuore degli scoiattoli
E una primavera fatta di neve
in una notte a Milano
in una notte in novembre
in una notte di sole
sole solo
per un cuore magico.







Troppo Amore è
contare i minuti alla notte
e chiuderli in una poesia.
Sono momenti dal sorriso triste,

dalle due alle tre di notte.
Sono parole germogliate qua e là sui fogli
quando il cuore batteva più veloce
e spesso passava col rosso.


(frenky 77/83)






Adesso
Adesso è passato
altro Tempo
e lui è
un "Medico" della Casa di cura . . .
Extravagante fra le mura,

il "Medico" della Casa di cura.
Extravagante in città
Extravagante in cerca di una rima
e di maridimanidomani


(frenky84)





Zigzagare l'Aurelia di notte
un Lunedì chiamato dell'Angelo
La strada senza meta davanti
a fianco tutto quanto il Mare
Di là la terra di Liguria
Profumi di bosco e buio
Teschietti di bimbi sullo sfondo
Solo un folletto per sogno.
E ancora gli spettri
I bambini inghiottiti dal mare
I bambini del mondo
Angeli derelitti e piccini.
Allora fermo il motore
I piedi saldi a terra
Molto più in alto le stelle
e una cometa, bizzarra, pasquale.
E ancora cadaveri senza bandiera
Senza plateali resurrezioni
a colpi di din don
di campane stonate.
Lontano riluce una chiesa
dentro nascondono Gesù
Defilato e senza Voce
Prigioniero in un tabernacolo.
Sento la Pivetti che prega
"Signore, buttiamoli a mare".
Povero Cristo impotente . . .
Le sputerebbe il suo sangue in bocca . . .
Il folletto del bosco
solo lui che sa esser poesia
sta parlando sommesso ai teschietti
ma, ascoltate,
è una favola triste.



(frenky 96)